Pianificazione generale

Lo studio, occupandosi di pianificazione generale fin dagli anni ’70, ha avuto modo di attraversare differenti fasi del pensiero urbanistico e diverse generazioni di Piani, trovandosi a raccogliere i continui stimoli forniti dall’evoluzione normativa che ha consentito di affrontare tematiche in continuo cambiamento, introducendo anche elementi innovativi ed interpretativi della realtà.

Quadro programmatico / Carta dei vincoli

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Soprattutto nel recente periodo, successivo alla Legge Regionale 12/2005 ed ai principali provvedimenti regionali ad essa collegati, la stesura dei PGT ha permesso di approfondire tematiche quali:

  • la tutela e valorizzazione dei nuclei storici e di antico impianto, attraverso una puntuale indagine storico-cartografica oltre che di rilievo in loco ed accurata descrizione della consistenza delle singole unità edilizie;
  • la tutela e valorizzazione del patrimonio edilizio rurale di pianura, attraverso la redazione di appositi piani delle cascine;
  • la tutela e valorizzazione del paesaggio, attraverso il riconoscimento di elementi puntuali ed aree di valore naturalistico, ambientale, morfologico, storico-architettonico, simbolico;
  • le reti ecologiche locali ed il loro ruolo strutturale nell’ambito della pianificazione territoriale, sia in relazione alla tutela dello stato dell’ambiente naturale ed alla conservazione della biodiversità, sia in relazione all’integrazione tra ambiente costruito e aree extraurbane agricole e non. La carta del verde era stata introdotta dal nostro studio nel PGT già prima dell’approvazione delle specifiche delibere regionali in materia.
  • la formulazione di indirizzi strategici del PGT in stretto coordinamento con la procedura di VAS e pertanto anche in sinergia con i soggetti coinvolti in sede di conferenza, in particolare attraverso la redazione di schede tecnico-progettuali degli ambiti di trasformazione che contengano indirizzi e prescrizioni attuativi, completi di interventi mitigativi e compensativi, definiti nel rapporto ambientale e concordati in fase di VAS;
  • il raggiungimento di un’integrazione totale tra i processi di pianificazione e di valutazione ambientale strategica, attraverso l’impiego di risorse umane differenti per i due procedimenti, a garanzia di una corretta valutazione del piano, ma anche di un’ottimale sinergia, volta all’introduzione di misure mitigative e compensative di elevato standard. È stato inoltre proposto l’innovativo strumento del “Rapporto di Monitoraggio all’orizzonte temporale zero”, unico esempio in regione Lombardia, redatto in sede di adozione dello strumento urbanistico, che costituirà riferimento per i futuri e più completi rapporti di monitoraggio che saranno redatti durante il periodo di vigenza del piano;
  • la pianificazione in contesti diversificati: territori di collina oltrepadana (prima, media e alta) e territori di pianura (Pavese e Lomellina), territori compresi all’interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino e di altri istituti di tutela.
  • la stesura di aggiornati regolamenti edilizi, indirizzati al risparmio energetico e orientati alla formazione di registri dei diritti edificatori per l’applicazione di pratiche perequative.

 

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